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domenica 11 ottobre 2015

ALAIN ROBBE-GRILLET (I)



ALAIN ROBBE-GRILLET
Scrittore e Regista francese
Nato a Brest (France) il 18 Agosto 1922 morto a  Caen il 18 Febbraio 2008

Filmografia


1963
L'immortelle
Cast:Francoise Brion,Jacques Doniol-Valcroze,Guido Celano,Catherine Robbe-Grillet





1966
Trans-Europe-Express
Cast: Jean Louis Trintignant, Marie France Pisier, Nadine Verdier,Alain Robbe-Grillet,Catherine Robbe-Grillet








1968
L'homme qui ment
Cast: Jean Louis Trintignant,Ivan Mistrik,Zuzana Kocurikova,Caterine Robbe-Grillet








1970
L'eden et aprés
Cast: Catherine Jourdan,Lorraine Rainer,Silvain Corthay,Catherine Robbe-Grillet




1971
N a pris les dès
Cast: Catherine Jourdan,Lorraine Rainer,Silvain Corthay,Catherine Robbe-Grillet




1974
Glissements progressifs du plaisir
Cast:Anicée Alvina, Olga George-Picot,Jean Louis Trintignant, Michael Londsale,Isabelle Huppert, Alain et Catherine Robbe Grillet





1975
Le jeu avec le feu
Jean Louis Trintignant, Philippe Noiret,Anicée Alvina, Sylvia Krystel, Agostina Belli, Ingrid Caven, Francis Girod.






1983
La belle captive
Cast: Daniel Mesguisch,Cyrielle Clair,Daniel Emilfork,Arielle Dombasle






1995
Le bruit qui rend fou (The blue villa)
Cast:Fred Ward,Arielle Dombasle,Charles Tordjman 




2006
C'est gradiva qui vous appelle
Cast:James Wilby,Arielle Dombasle,Dany Verissimo-Petit 






Alain Robbe-Grillet, The Art of Fiction No. 91 da Paris Review

Intervistato da Shusha Guppy


INTERVISTATORE
I Lettori hanno incominciato a seguirti dopo il successo di L'Anno scorso a Marienbad, non è vero? E' stato  Alain Resnais a chiederti di scrivere la sceneggiatura , o è stata una tua iniziativa per entrare nel mondo del cinema?

ROBBE-GRILLET
E' stato il produttore di  Resnais. Dopo GelosiaI ho scritto Il Labirinto, che ha venduto qualche copia in piu. Il produttore di Resnais mi ha chiesto di scrivere un soggetto per lui. Resnais voleva fare un  film con Françoise Sagan, e non era interessato al soggetto, ma il produttore mi disse che forse potevo convincerlo. Immediatamente scrissi tre sipnosi, di due pagine l'una, e le feci avere a Resnais. Gli piacquero e disse, “va avanti.” Non gli è costato nulla sino a quandi il produttore ha preso l'iniziativa di pagarmi senza l'intervento di Resnais. I non ho preparato uno scenario ma un vero e proprio copione: immagine dopo immagine, inquadratura dopo inquadratura, con tutti i movimenti di camera, pronto per essre girato. E' difficile che un regista accetti una cosa del genere, ma Resnais lo fece, ed il film fu girato in due mesi.

INTERVISTATORE
Marienbad è stata la tua prima scrittura per il cinema ?

ROBBE-GRILLET
No. L'Immortale  è stata la prima. Nel 1960, un produttore mi chiese se volessi fare un film io stesso. Io risposi, “Si, ma non ho un largo seguito come scrittore.” Egli disse, “Fa niente—sei alla moda.” La sola condizione fu che il film fosse girato ad Istambul. “Perchè?” chiesi. Era una storia oscura—come spesso nell'industria cinematografica—attorno a dei soldi belgi bloccati in Turchia che dovevano essere utilizzati per un prodotto esportabile. Così accettai, anche perchè Istambul era la città dove avevo conosciuto mia moglie Catherine e quindi faceva parte del mio immaginario. Quindi accettai immediatamente e partii per la Turchia dove preparai il copione. Ma scoppio la rivoluzione contro  Menderes e la nazione fu immersa in un bagno di sangue. Così il film saltò. Mentre Resnais stava girando  Marienbad tornai a  Istanbul per negoziare con il nuovo governo turco e realizzai in autonomia  L' Immortale un anno dopo. La cosa piu buffa fu che nessuno voleva comprare Marienbad! Il produttore decise che il film non sarebbe mai stato mostrato, che insultava e prendeva in giro il pubblico e che non aveva nessun significato. Io ero in una posizione particolarmente scomoda, visto che ero “il cattivo Alain Robbe-Grillet” che aveva corrotto “il buon Alain Resnais.” Così per un anno il fil fu dimenticato. Per fortuna, il  Film Festival  di Venezia lo salvò,ed il film assurdo e idiota divenne un eccezionale successo in una notte.

INTERVISTATORE
Ma è per il tuo film, L'Immortale che hai vinto il premio Leduc?

ROBBE-GRILLET
Si ma nonostante il premio il fim non ebbe successo. Ma il seguente, Trans-Europe Express, fece molto bene, il che mi consenti di fare altri film , come L'uomo che mente, o Giochi di Fuoco. Attualmente sto preparando un altro film—ma non ne posso parlare per ragioni di superstizione—ma non ho problemi a trovare i soldi per fare i miei film visto che sono a basso costo , e richiedono poche risorse.

INTERVISTATORE
Che pensi dei registi della Nouvelle Vague? Quelli venuti da Les Cahiers du Cinema e hanno fatto film nel tuo stesso periodo? Ti hanno in qualche modo influenzato?

ROBBE-GRILLET
C'è un regista che ammiro immensamente,ed è Jean-Luc Godard. A parte l'ultimo , Je vous salue, Marie, tutti i suoi film sono importanti per me Ma i registi di successo come Truffaut e Chabrol,sono per me totalmente insignificanti. Loro fanno buoni film tradizionali, basati su storie che funzionavano gia prima di essere film,ma non possono essere comparati con l'nventiva formale di Godard. Truffaut è famoso come regista d'avanguardia, mentre egli è retro,retro guardia!E per non parlare di  Eric Rohmer, lui è quello che scrive dei dialoghi e poi matte degli attori ad enunciarli davanti ad una macchina da presa. Spesso il film di un regista che ha piu successo è il meno interessante della sua produzione: Truffaut’s L'ultimo metro di Truffaut è un pezzo di spazzatura commerciale in tutto il suo orrore nonostante sia stato un gran successo.

INTERVISTATORE
Che ci dici dei grandi nomi del cinema: Ingmar Bergman, Akira Kurosawa, etc . . . Chi ti ha influenzato come regista?

ROBBE-GRILLET
Fritz Lang, Erich von Stroheim, Orson Welles—The Lady of Shanghai piu di Citizen Kane. Bergman non mi interessa per niente.







                             


"J’aime la vie je n’aime pas la mort,
Amo la vita non amo la morte

Pourtant j’aime assez ce qui demeure immobile
Quindi amo quello che resta immobile

J’aime les chats je n’aime pas les chiens
Mi piacciono i gatti non amo i cani

J’aime l’impression d’éternité, les vieilles demeures de Provence au décor immuable
Mi piace l’idea di eternità, le vecchie dimore della Provenza dall’aspetto immutabile

Les lourds velours rouges passés depuis toujours
I pesanti velluti rossi sorpassati da sempre

La mousse dans les allées
La vegetazione di  sottobosco nei sentieri

Les carpes entre deux eaux dans les bassins
Le carpe a mezz’acqua negli stagni

Je n’aime pas le téléphone
Non amo il telefono

Je n’aime pas la voiture
Non mi piacciono le macchine

J’aime les longs voyages en chemin de fer
Amo i lunghi viaggi in treno

Paris-Bucarest New York -Los Angeles Istanbul- Téhéran Moscow-Khabarovsk

J’aime aussi marcher dans les rues ou à travers la campagne.
Mi piace molto camminare per le strade o attraverso la campagna

J’aime les Automnes humides et doux les feuilles brunes luisantes de pluie
Mi piacciono gli autunni umidi e dolci, le foglie brune luccicanti di pioggia
I
Un épais tapis spongieux sur le chemin
Uno spesso tappeto spugnoso sul cammino

Je n’aime pas le bruit, Je n’aime pas l’agitation, J’aime les belles voix, Je déteste les cris
Non mi piace il rumore,non mi piace l’agitazione , amo le belle voci detesto i gridi
I
J’aime le foules joyeuses, Je n’aime pas ce qui plait aux foules
Mi piacciono le folle gioiose , non mi piace quello che piace alle folle

Je ne fais pas confiance au masses populaires
Non credo alle masse popolari

J’aime les jours ou je me sent plus intelligent plus instruit plus aigu
Mi piacciono i giorni in cui mi sento piu intelligente piu istruito piu acuto

J’aime apprendre, j’aime enseigner
Mi piace imparare e amo insegnare

Je n’aime pas faire une conférence après un bon repas
Non mi piace fare una conferenza dopo un buon pasto

J’aime bien les petites filles surtout si elles sont jolies
Mi piacciono le ragazzine sopratutto se carine

Je n’aime pas trop les petits garçons
Non mi piacciono troppo i ragazzini

J’aime le jolie je n’aime pas la mode du laid
Amo il bello non mi piace la moda del laido

J’aime dire ce que je pense surtout si cela ne ce dit pas
Amo dire quello che penso sopratutto se non viene detto

J’aime connaitre la règle je n’aime pas la respecter
Mi piace conoscere la regola ma non amo rispettarla

J’aime connaitre les théories littéraires ou scientifiques
Mi piace conoscere le teorie letterarie o scientifiche

J’aime la liberté, je n’aime pas le gaspillage
Amo la libertà non mi piace lo spreco

Je n’aime pas la salade journalistique
Non mi piace l’insalata giornalistica

J’aime mon papa et ma maman
Amo il mio papà e la mia mamma

Je me méfie des psychanalystes
Non credo agli psicanalisti

J’aime bien agacer les gens
Amo irritare gli altri

J’aime pas qu’on m’emmerde
Non amo essere annoiato"



Se volete procurarvi alcuni film di Alain 
Ripley's Home Video ha pubblicato in Italia  sia in box (con ampie interviste al regista) sia come singoli DVD i seguenti film:

Immortale (L')

Uno straniero incontra ad Istanbul una donna, anch'essa straniera, che conduce una vita misteriosa. La donna poi scompare. L’uomo la rivede successivamente, accompagnata, come al momento del loro primo incontro, da un uomo con due grossi cani al guinzaglio. Ritrovatisi la sera stessa, i due salgono in macchina; la donna guida velocemente, e ad una curva le si para davanti uno dei cani…,

Trans-Europ-Express

Il regista del film, salito sul Trans Europ Express con due collaboratori, detta alla segretaria il soggetto di un film che inizia ad apparire sullo schermo. Un giovane, Elias, entrato in una banda di trafficanti di droga, viene inviato ad Anversa per una consegna di cocaina. Ma il viaggio in realtà è un test per misurare le sue capacità. Elias durante il viaggio conosce vari membri della banda fra cui una ragazza, con la quale si intrattiene. Ma commette un'imprudenza: scambiando per membro della banda un poliziotto che lo segue, gli rivela involontariamente il nome del capo banda. Elias capisce l'errore e riesce a sfuggire, ma scopre che la ragazza lo ha tradito per venire in possesso di una taglia su di lui...,

Uomo Che Mente (L')

A guerra finita, un uomo che si fa chiamare Boris Varissa e dichiara di esser stato compagno di lotta di Jean Robin, noto capo partigiano, va a trovare i suoi familiari. Ne parla con sua sorella Sylvia, con la moglie Laura e con il padre, ma ogni volta il suo racconto è diverso...,

Oltre L'Eden

L'Eden è un caffè in cui si riuniscono universitari annoiati che tentano di vincere il tedio giocando a guardie e ladri, allo stupro collettivo, all'assassinio. Un giorno capita nel locale Duchemin, uno straniero, la cui strana personalità affascina la giovane Violette. Offertasi per un'esperienza con la droga, costei si risveglia con la convinzione che lo straniero sia morto annegato...,

N. A Pris Les Des

Il progetto prevedeva che Alain Robbe-Grillet potesse montare due versioni differenti dello stesso film, Oltre L'Eden, utilizzando le stesse riprese e altro materiale girato. Il secondo film così risultato è stato ridistribuito con il titolo N. a pris les dés. "N. a pris les dés" è infatti l'anagramma del titolo originale del film, L'éden et après, ma che racconta una diversa storia. ,

Spostamenti Progressivi Del Piacere

Alice, giovane amica di Nora, viene accusata di averla uccisa. La polizia, infatti, la trova nell'appartamento che condivideva con la bellissima amica in un bagno di sangue. La vittima, legata con alcune cordicelle alla spalliera del letto, teneva piantate nel mezzo del petto un paio di grandi forbici. Sul pavimento il resto di una bottiglia insanguinata con le impronte della ragazza. Se l'omicidio è indubbio, la responsabilità, tuttavia, inizia a vacillare. E' Alice che, con i suoi giuochi deliranti e depravati, le ha risucchiato il sangue fi no all'ultima goccia? Oppure, come essa va insinuando, è un fantomatico quanto inafferrabile maniaco? Incarcerata, Alice non sembra affatto preoccuparsi della sua posizione assai compromessa, ma con abilità consumata, si diverte a smontare le accuse più gravi, a vanificare gli indizi più compromettenti, a far crollare, con le supposizioni, gli uomini che hanno il dovere sgradevole d'incontrarla...

martedì 22 settembre 2015

E il cinema!?(12)

I fila della settimana:





Le Repenti di Merzak Allouache (Algeria) 2012 ***




L'armèe du Salut di Abdellah Tahia (Marocco) 2013 **






The Attack di Ziad Doueiri (Libano) 2012 ***






Portrait au crepuscule - Portret v sumerkakh (Russia) 2011 **





The Search di Michael Hazanavicious (Lituania) 2014 ***

martedì 30 giugno 2015

SATAN IS MY BROTHER in concerto 15 maggio 2015 Ciclofficina Ponte Giallo Milano

SATAN IS MY BROTHER
15/05/2015
  Ciclofficina Ponte Giallo Milano
Luca Freddi:Bass,electronics
Alessandro Midlarz:Sax,keyboards
Stella Riva:Trombone,electronics
Fabio Valesin:drums







giovedì 25 giugno 2015

SAMIR NASA in concerto 1 Maggio 2015 Macao Milano

Samir Nasa
01/05/2015
  Macao Milano
Andrea Giorni:Guitar,electronics
Leonardo Bonetti:Percussions,electronics








BELLOWS in concerto 27 Aprile 2015 Macao Milano

Bellows
27/04/2015
  Macao Milano

Giuseppe Ielasi:Electronics
Nicola Ratti:Electronics


VA AA LR in concerto 27 Aprile 2015 Macao Milano

VA AA LR
27/04/2015
  Macao Milano

Vasco Alves:Electronics
Adam Asnan:Electronics
Louie Rice:Electronics



E il cinema!?(11):

I film della settimana:


Kill List di Ben Wheatly (Gran Bretagna) 2011 ***



Viviane di Ronit e Shlomi Elkabetz (Israele) 2014 ***



Jimmy's Hall di Ken Loach (Gran Bretagna) 2014 **



Corri ragazzo corri di Pepe Danquart (Germania) 2013 **





Venere in pelliccia di Roman Polanski  (Polonia) 2013 ***

mercoledì 17 giugno 2015

E il cinema!?(10):HROSS I OSS di Benedikt Erlingsson (Islanda)

I film della settimana:
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve di Felix Herngren (Svezia) 2013 **
l'intrepido di Gianni Amelio (Italia) 2013 ***
Miss Violence di Alexandros Avranas (Grecia) 2013 ***
Quando meno te l'apetti di Agnes Jaoui (Francia) 2013 ***
                                                                   




Di cavalli e di uomini, ma sono poi così diversi?Un bellissimo film tra natura e sentimenti.





























lunedì 8 giugno 2015

E il cinema!?(9) LE DEMANTELEMENT di Sebastien Pilote (Canada)

I film della settimana:
Viejos Gatos di Pedro Peirano e Sebastian Silva (Cile) 2010 ***
Padre Vostro di Vinko Bresan (Croazia) 2013 ***
Trash di Stephen Daldry (Gran Bretagna) 2014 ***
Joe di David Gordon Green (USA) 2013 ***
+



Un uomo in  pace con se stesso che rinuncia a tutto in un film di sentimenti delicatamente sovversivo.Da uno dei piu promettenti registi canadesi.









mercoledì 3 giugno 2015

Intervista a DAVIDE DOMENICHINI (AL DOUM & THE FARYDS)






AL DOUM & THE FARYDS




Beh per incominciare puoi dirci qualcosa del vostro nome da dove nasce?

Il nome nasce da un gioco di parole sul mio soprannome e quello di Filippo in chiave araba e in stile gruppi degli anni ’60. Comunque in generale è una cosa piuttosto scherzosa e per noi divertente.

Da che esperienze vengono i musicisti del gruppo e quando avete incominciato a suonare assieme?

Abbiamo iniziato a suonare in tre nel 2010 e dopo poco ci siamo subito allargati, ora siamo in sette ma con una formazione abbastanza aperta. Una buona parte del gruppo, io compreso, proviene dal punk/hc, devo dire che è un modo di vivere la musica che mi ha insegnato molto.






Cosa significa per voi fare musica?

Per ognuno del gruppo suonare può avere significati differenti, per me è sicuramente un piacere ed un divertimento ma in definitiva un modo per connettersi con le altre persone e con qualcosa di più profondo. Uno strumento per vivere esperienze di unità.

Quali sono i vs. eroi musicali ed extra-musicali?

Musicalmente dico Sun Ra, Fela Kuti, Hendrix e poi mille altri. Extra musicali non saprei sinceramente…






Voi vi definite etnici e psichedelici ma qualcuno ha parlato anche di krautrock e free-jazz vi riconoscete in qualche modo anche in queste due definizioni?

Si volendo sono tutti generi musicali a cui sono particolarmente legato, direi che soprattutto per alcune ricerche cosmiche ci sentiamo vicini al krautrock.

Siete stati accomunati a gruppi come Squadra Omega, La Piramide di Sangue o qualcuna delle incarnazioni di Jooklo, vi sentite parte di una rinascita della musica obliqua in Italia? Ci sono altri gruppi o musicisti italiani con cui vi sentite in sintonia?

Ci conosciamo tutti da diverso tempo, soprattutto i Jooklo che considero tra i migliori musicisti in circolazione. Gli In Zaire fanno dei gran bei live…





Vi considerate eredi dei gruppi etnici italiani degli anni 70/80 come Aktuala, N.A.D.M.A. ,Futuro Antico e Zeit?

A livello musicale non mi pronuncio, ho una tale stima per questi nomi che mi sento sempre di poter imparare da loro. Ho avuto la fortuna ultimamente di conoscere diversi componenti dei gruppi da te citati e devo dirti che per l’approccio e la libertà mentale mi trovo molto in sintonia.

L’etichetta Black Sweat è nata per produrre i dischi di Al Doum o  ha una sua vita indipendente?

Ho sempre autoprodotto i dischi dei miei gruppi, il primo disco degli Al Doum & the Faryds è stata una autoproduzione, da lì ho visto che era divertente stampare vinili e ho iniziato assecondando soprattutto i miei gusti personali rivolti prevalentemente al passato e quindi alle ristampe. Infatti la mia prima uscita è stata eden ahbez, uno dei miei dischi preferiti di sempre.

Pensi che il vostro suono si sia modificato dal primo album del 2011?

Si direi che è decisamente cambiato e credo che continuerà a cambiare, credo che continuerò sempre a suonare esclusivamente quello che mi piace…

Come componete i vostri pezzi?

Partiamo quasi sempre da jam o da una idea e poi tutto viene da solo, devo dire che rispetto all’inizio la musica in questo momento è un poco più strutturata, si potrebbe dire quasi jazz in quanto vi è spesso un tema sui cui poi vi sono assoli.






Quale dei vostri tre album pensi sia il più riuscito?

A molti piace “Positive Force”, personalmente “Cosmic Love” è quello che mi riascolto più volentieri.

Le copertine dei vostri dischi sono molto curate è una strategia per incuriosire l’ascoltatore o più semplicemente un espressione artistica?

Sono un grande appassionato delle grafiche dei dischi, è una cosa a mio parere molto importante e sicuramente una possibilità di completare l’espressione artistica attraverso qualcosa di visuale oltre che di musicale. Non siamo dei grandi strateghi…

Le vostre esibizioni live sono piuttosto frequenti (ne ho contate 25 nel 2014) ciò dipende dal fatto che avete numerosi contatti o dal fatto che c’è qualcuno che vi supporta nel trovare le date?

Non abbiamo agenzie che ci aiutano, facciamo tutto da noi attraverso una rete di amici che suonano e con cui ci scambiamo i contatti. Ci piace molto suonare e quindi cerchiamo di farlo il più possibile, fosse per me suonerei molto di più, soprattutto all’estero…







Il fatto di assumere sembianze medio-orientali durante le vs. esibizioni aiuta gli spettatori ad identificarvi come alfieri di una musica elettrica che in quei paesi non si è ancora sviluppata?

Non c’è un concetto dietro all’estetica, utilizziamo semplicemente ritmi e scale musicali provenienti da altre culture per creare la nostra musica.

Quanta improvvisazione c’è nei vs. concerti?

Dipende, a volte sono completamente improvvisati, altre volte suoniamo delle sorte di pezzi. Decidiamo in base a diversi fattori…

In quale nazione le vostre esibizioni dal vivo sono state  accolte con più entusiasmo?

Non saprei sinceramente, non legherei il successo o no di un concerto alla geografia ma semplicemente allo spirito delle persone presenti.






Vi piacerebbe suonare in qualche paese  mediorientale o africano?

Certo sarebbe molto bello e stimolante.

A tale proposito non avete mai suonato con musicisti mediorientali o africani?


No mai.

La Blacksweat ha prodotto un LP dal vivo degli Embryo ,quali rapporti avete con loro e cosa vi piace del  loro essere musicisti?

Oltre al disco ho organizzato un loro concerto un po’ di tempo fa e ogni tanto mi sento con Christian. Devo dirti che il loro spirito è davvero incredibile, suonano ovunque con la stessa passione di un adolescente. Si vede che gli interessa solo la musica.

A questo punto le interviste chiedono inevitabilmente dei progetti futuri, invece vi chiedo se c’è qualcosa che avreste voluto fare ma non siete ancora riusciti a realizzare?

Avrei voluto andare a vivere tutti insieme, probabilmente è utopia.


                                 Questo è il loro link



alcuni video: