Cerca nel blog

domenica 8 febbraio 2015

Intervista a RICCARDO SINIGAGLIA (FUTURO ANTICO, DOUBLING RIDERS, CORRENTI MAGNETICHE, ENSEMBLE ELETTROACUSTICO)

  


Quando hai avuto il tuo  primo contatto con la musica ?

Da ragazzino un giorno ho ascoltato un disco di Listz e sono rimasto folgorato.



                               


Ci puoi parlare delle principali tappe della tua formazione musicale?
Appassionato di musica classica ero iscritto alla gioventù musicale e non perdevo un concerto in sala Verdi al Conservatorio.

Poi ho iniziato a suonare il pianoforte e mi sono iscritto al corso di musica elettronica tenuto dal M° Angelo Paccagnini, un grande insegnante e musicista aperto all'improvvisazione e a tutte le esperienze musicali, penso che se ora faccio il musicista ed insegno lo devo a lui, altri insegnanti mi avrebbero fatto passare la voglia.




Angelo Paccagnini



Compositore, Esecutore e Insegnante, pensi che questi tre ruoli siano perfettamente bilanciati nella tua attività musicale o ritieni che potrebbero essere meglio distribuiti nella tua vita di musicista?
Insegnare è molto bello, permette di imparare sempre qualcosa nel rapporto con gli allievi che sono spesso geniali.

Compositore ed esecutore sono ruoli distinti nella tradizione occidentale, io invece li fondo insieme perchè sento entrambe le esigenze e dato che amo lavorare molto con l'improvvisazione la trovo una sorta di composizione istantanea.






Ritieni che l’insegnamento sia anche fonte di ispirazione e apprendimento?
Certo, il rapporto con gli allievi è un rapporto di scambio reciproco e permette di restare sempre aggiornati.

Il rapporto è bidirezionale, tanto si insegna agli allievi altrettanto si apprende da loro.





Penso che sia interessante spendere due parole su come si è sviluppato ne tempo il tuo rapporto con il Conservatorio di Milano da alunno a docente.

Con Paccagnini avevo un rapporto che era anche di grande stima ed amicizia per cui mi portava sempre con se come assistente anche d'estate quando faceva corsi di perfezionamento. In Conservatorio c'era la figura del tirocinante per cui dopo il diploma continuavo a frequentare per insegnare agli allievi del primo anno.

Quando Paccagnini ha lasciato il corso diventando direttore di conservatorio è entrato al suo posto Riccardo Bianchini un suo allievo che aveva finito il corso l'anno in cui io iniziavo. Dopo poco tempo lui si è trasferito a Roma e quindi ho potuto iniziare ad insegnare a Milano dove sono sempre rimasto.





A tale proposito vale forse la pena di parlare dell’Ensemble Elettroacustico e di Uroboro Orchestra? 

Da molti anni abbiamo avviato un corso di improvvisazione con strumenti elettronici, inizialmente lo facevo con Gaetano Liguori che era stato pure allievo di Angelo poi però è risultato un problema per l'istituzione fare un corso con due insegnanti presenti e quindi ho dovuto proseguire da solo per gli allievi del nostro dipartimento.

I risultati del lavoro fatto in questi anni si possono vedere nel mio canale Youtube.






Che ruolo ha l’improvvisazione nella tua musica e nella tua attività compositiva?

Un ruolo importante, cerco sempre un equilibrio tra le due opposte polarità di composizione ed improvvisazione.



                                                           Futuro Antico

Quali effetti pensi abbia avuto l’effervescenza musicale della Milano  degli anni 70 sulla tua musica?

Era un tempo pieno di vita e di idee nuove, pensavo fosse il caso di liberarsi dai condizionamenti della musica d'avanguardia ormai diventata accademia, poi è come se tutto adagio adagio si ingrigisse e normalizzasse, per fortuna oggi nei giovani vedo tornare la voglia di libertà creativa.





Quando hai iniziato ad occuparti di musica elettronica? E a quando risale il tuo amore per i suoni africani e medio-orientali?

Forse verso il 70 quando ho comprato il piano elettrico e ho iniziato ad ascoltare da un lato compositori come Berio e Stockhausen e dall'altro la musica di Ravi Shankar e simili.
Al tempo stesso ho iniziato ad ascoltare anche il jazz e musicisti come Jimi Hendrix in cui sentivo una grande forza primordiale con suoni che si avvicinavano a quelli della avanguardia colta.

Poi nel 73 ho comprato il Moog.







Ci puoi sintetizzare le tue sensazioni attuali sulle opere registrate a tuo nome  Watertube/Ringspiel;Riflessi; Scorrevole 3/Fluttuazioni e Correnti Magnetiche?

Mi piacciono sempre, le ascolto ancora con piacere se capita.






Puoi raccontarci approfonditamente l’attività del nucleo artistico “ Correnti Magnetiche”?
Nacque dal mio incontro con Mario Canali e dalla comune passione per l'arte digitale e il simbolismo.
Inizialmente io facevo anche il video in basic e le musiche per Mario, poi pensammo che era meglio dividerci i compiti e quindi io ho continuato con la parte musicale. Ci tenevamo al concetto di arte collettiva e gruppo per cui poi ci siamo allargati e hanno partecipato anche Flavia Alman e Sabine Reiff per il video e Tommaso Leddi, Gabin Dabirè e Maurizio Dehò per la musica.
Abbiamo iniziato a fare concerti live in cui Mario dipingeva con la tavoletta grafica e il videoproiettore seguendo le nostre improvvisazioni.
Tra concerti, video ed installazioni siamo stati presenti dappertutto e abbiamo preso numerosi premi, al festival Ars Electronica di Linz abbiamo preso incredibilmente il secondo premio dietro a John Lasseter della pixar che aveva dietro di se una organizzazione enorme e i finanziamenti di Steve Jobs.
Purtroppo Mario si è stufato delle complicazioni digitali e si è trasferito a Laurel Canyon (Los Angeles) luogo famoso per l'omonimo disco di John Mayall ed è tornato alla pittura su tela.

Siamo comunque sempre in contatto.






Ci parli della genesi di Futuro Antico?

Dopo il ritorno di Walter Maioli da un viaggio in oriente di 4 anni ci siamo ritrovati e abbiamo iniziato a suonare insieme (primo lp Futuro Antico) in seguito è arrivato Gabin Dabirè che Walter aveva conosciuto in Nepal e ci siamo subito trovati in sintonia.







Possiamo considerare Futuro Antico come l’evoluzione naturale degli Aktuala?


In un certo senso si, dato che Walter era la guida degli Aktuala.

Futuro Antico ha iniziato con la pubblicazione di 2 cassette autoprodotte ci puoi parlare di come sono nate?


A quel tempo avevamo fatto anche una associazione culturale e ci  eravamo autoprodotti per vendere le cassette nei concerti, aiutati da un numeroso entourage di amici e collaboratori entusiasti.








Sei soddisfatto della recente ristampa della prima cassetta e dell’album da parte della Blacksweat?
Si molto anche perchè in un anno sono già alla terza ristampa e ora oltre all'LP fanno pure il CD.

Sono giovani molto corretti che come ADN lavorano per amore della musica e non per business, come del resto faccio anche io.

E relativamente al misterioso e pressoché introvabile CD  “ Intonazioni Archetipe” che mi dici?

Era stato fatto in piccola serie per prova ora siamo in contatto con un etichetta fiorentina che dovrebbe stamparlo come LP.







Futuro Antico è quindi un gruppo in “letargo” o pensi che la sua avventura sonora sia definitivamente finita?

Stiamo organizzando alcuni concerti per la primavera con l'aiuto di Blacksweat, quindi spero che esca dal letargo.





L’altro gruppo a cui hai partecipato in maniera continuativa sono i Doubling Riders, raccontaci di come è stato entrare in gruppo che già esisteva ed in che modo hai contribuito ad incidere sulla sua evoluzione.
Ci ha messi in contatto Marco Veronesi di ADN etichetta con cui incidevamo entrambi e il progetto del gruppo basato sulla collaborazione a distanza tra artisti diversi mi piaceva molto per cui ho iniziato a collaborare e sono entrato nel gruppo.
Doubling Riders è stato precursore dell'era internet solo che allora i nastri magnetici si spedivano per posta con una vera lettera di accompagnamento e quindi era tutto lento.





Anche tu, come Francesco Paladino, consideri “Garama” come l’opera piu riuscita del gruppo?

Anche il doppio Lp è molto bello.






                                                          The Doubling Riders



Puoi parlarci del progetto the Swimmers  Quartet /Quintet?

E un progetto nato da Alzek Misheff un pittore performer dotato di grande energia che ha coinvolto me, Maurizio Barbetti alla viola, Rocco Parisi al clarinetto basso, Maurizio Dehò al violino e numerosi altri collaboratori in alcuni concerti come Charles Amirkhanian, Theodosii Spassov e il grande Don Buchla.




                              Riccardo con Walter  Maioli


Quanto è importante per te la collaborazione sia a livello esecutivo che compositivo con altri musicisti?

Tanto perchè io credo nell'arte collettiva e nell'incontro tra persone che condividono l'amore per il suono e sono aperte a qualunque sviluppo.Mi piace anche suonare da solo, ma in questo caso quello che faccio è prevedibile, molto più stimolante anche se rischioso contaminarsi con altri e anche con altre estetiche.



     Sergio Armaroli                         Mario De Leo



Yuval Avital                 Ahmed Fakrun       Pietro Pirelli




Nel corso della tua lunga carriera di musicista ci sono state diverse collaborazioni di cui alcune hanno trovato uno sbocco su un supporto musicale ( Sergio Armaroli, Mario De Leo, Ahmed Fakrun, Italo Bertolasi) in altri casi no (Yuval Avital,Ahmed Ben Diab, Pietro Pirelli etc. etc.). I musicisti con cui hai collaborato hanno allargato le tue già ampie frontiere musicali ?

Si certo, ultimamente lavoro con allievi che vengono dallo sconosciuto mondo tecno noise e altro..
e anche se spesso mi lasciano perplesso sento che sono animati dalla mia stessa passione.






Che musica ascolti , se ne ascolti, quando non sei impegnato nella tua attività e quali musicisti consideri fondamentali nel tuo bagaglio musicale?
Ascolto di tutto.
Il mio maestro Angelo Paccagnini e poi: Luciano Berio, Karlheinz Stockhausen, Miles Davis, Gustav Mahler, J.S. Bach, Igor Strawinski, Bela Bartok, Franz Listz, Keith Jarrett, Terry Riley, John Hassel, Led Zeppelin, Lou Reed, Third Ear Band ,la musica araba, sahariana, iraniana ecc....
Questi sono solo i primi che mi vengono in mente.


Quali progetti hai per il futuro?
Un nuovo cd con Sergio Armaroli e Maurizio Dehò che penso sia un ottimo ensemble.
In primavera cerchiamo di organizzare alcuni concerti di Futuro Antico.
E poi chissà...









alcuni video


Angelo Paccagnini Underground



                   Angelo Paccagnini Sequenze e Strutture










                 Riccardo Sinigaglia & Yuval Avital






                Riccardo Sinigaglia & Mario De Leo

Nessun commento:

Posta un commento